Acero campestre

Exemplum plantae

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L'acero campestre è un albero di modeste dimensioni (può raggiungere al massimo i 15-18 metri di altezza) con chioma generalmente rotondeggiante.

Foglie

Le foglie sono caduche con 5 lobi (3 principali e 2 basali più piccoli), più scure nella parte superiore rispetto a quella inferiore, in autunno assumono una colorazione rossastra o gialla.

Fiori

Fiorisce tra aprile e maggio contemporaneamente all'apertura delle foglie. Piccoli fiori verdi, riuniti in infiorescenze (fiori sia unisessuali che ermafroditi).

Frutti

I frutti sono disàmare a volte rosse nelle prime fasi di sviluppo.

Tronco

Il tronco spesso è contorto e ramificato. Negli esemplari giovani la corteccia è bruna e liscia, in quelli adulti è bruno-grigia con evidenti fessurazioni.

Curiosità

L'acero, nella tradizione folkloristica europea, è stato sempre ritenuto un albero prezioso per allontanare i pipistrelli che, in base ad una credenza alsaziana, avrebbero causato l'aborto delle uova delle cicogne semplicemente toccandole; per difendersene le cicogne inserivano nei propri nidi ramoscelli di acero. Persino sopra gli usci e le finestre delle case venivano poste fronde di acero, sempre per evitare che vi entrassero i pipistrelli, responsabili secondo l'usanza popolare di succhiare il sangue ai bambini. Una fiaba ungherese narra che sul terreno dove una principessa era stata sepolta dal suo assassino, nacque un acero, con il legno del quale un pastore fabbricò un flauto; flauto magico, che parlò denunciando l'autore del delitto.

Diffusione

L'acero campestre è spontaneo in tutta Italia, tranne nell'estremo sud, nei boschi mesofili, nelle macchie spontanee e nelle campagne, sia di pianura che di collina e montagna, fino a 800-1000 metri. Nel paesaggio rurale è una delle piante più famigliari. Grandi esemplari si trovano ancora vicino alle case di campagna.

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